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Coronavirus, il saldo e stralcio può risolvere il problema delle aste sospese

Gtres

Con il decreto Cura Italia le aste immobiliari sono sospese per sei mesi causa coronavirus, con inevitabili conseguenze. Quali soluzioni ? Mirko Frigerio (Astasy e NPLs RE Solutions) non ha dubbi: è il momento di spingere sulle vendite saldo e stralcio.

Decreto Cura Italia, aste giudiziarie sospese

La legge di conversione del decreto Cura Italia, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 aprile 2020,  prevede tra le altre cose la sospensione di sei mesi (a partire dal 30 aprile 2020) dell’attività dei tribunali e quindi delle procedure giudiziarie connesse con i pignoramenti immobiliari di abitazioni principali, sia precedenti all’emergenza Covid sia relativi a nuove situazioni. Per evitare inoltre che i debitori si ritrovino senza casa nel bel mezzo dell’emergenza, sono stati prolungati di ulteriori sei mesi i termini di liberazione dell’immobile prima della presa di possesso da parte del nuovo proprietario che se lo sia aggiudicato in asta.

La norma cita testualmente: “Art. 54-ter (Sospensione delle procedure esecutive sulla prima casa). – 1. Al fine di contenere gli effetti negativi dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, in tutto il territorio nazionale e’ sospesa, per la durata di sei mesi a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, ogni procedura esecutiva per il pignoramento immobiliare, di cui all’articolo 555 del codice di procedura civile, che abbia ad oggetto l’abitazione principale del debitore”.

Sospensione delle aste giudiziarie, quali conseguenze?

Una misura che vorrebbe da un lato venire incontro alle esigenze “umane” dei debitori che si sono visti pignorare la casa. Tuttavia, tale situazione potrebbe non essere ottimale da altri punti di vista.

Innanzitutto, secondo l’investment bank Equita Sim, tale misura “avrà un impatto negativo nel primo trimestre e ancora maggiore nel secondo, conseguentemente l`introduzione di nuove misure che rallentino e posticipino ulteriormente l`attività di recupero (crediti, NdR) contribuirà a creare maggiore pressione sul settore (del credito, con particolare riferimento ai crediti deteriorati). Le nostre stime, riviste a marzo, assumono una ripartenza delle attività di recupero in Italia dal terzo trimestre”.

A trovarsi in difficoltà potrebbero essere quindi le società specializzate in Npl e recupero crediti immobiliari. Ma non solo.

“Questa dilazione che a conti fatti ammonta a un anno e mezzo potrà allontanare dal canale delle aste coloro che sono alla ricerca di una prima casa, – osserva Mirko Frigerio, Ceo di Astasy e vice presidente di NPLs RE Solutions. – Nel momento in cui infatti ci sono dei termini da rispettare per poter usufruire delle agevolazioni per l’acquisto dell’abitazione principale, questi termini rischiano di non poter essere rispettati a causa della misura governativa”.

E non è tutto. Anche gli stessi debitori che la misura vorrebbe tutelare potrebbero risentire di questa situazione. “Nel momento in cui, infatti, sia sospesa l’asta immobiliare, diventa impossibile per i debitori saldare il proprio debito, così come per i creditori rientrare almeno parzialmente del dovuto. Senza contare che, quando sarà possibile riprendere la procedura giudiziaria, il valore dell’immobile in asta sarà ulteriormente svalutato, lasciando una quota maggiore di debito ancora da saldare sulle spalle del proprietario”.

Vendita saldo e stralcio, una soluzione per tutti

Come uscirne? “Le porte non sono chiuse per le procedure stragiudiziali, quindi il momento è davvero quello giusto per la risoluzione di queste situazioni tramite la procedura di saldo e stralcio.  Attraverso questa, è possibile per il debitore cancellare definitivamente il debito senza svalutare l’immobile in maniera eccessiva e per l’acquirente fare comunque un buon affare comprando a sconto e senza la concorrenza di altri”.

Una situazione win-win che meriterebbe di essere maggiormente conosciuta e applicata. “Le nostre strutture applicano questa modalità: tra marzo e aprile abbiamo informato oltre 1750 proprietari di casa che, anche se l’asta per il loro immobile era sospesa, Astasy era pronta ad accogliere la loro richiesta di vendita in saldo e stralcio per cancellare totalmente il debito. Le nostre agenzie espongono in vetrina gli immobili con in vista il valore di mercato e il valore scontato di saldo e stralcio. E abbiamo avuto buoni riscontri. Se anche una buona fetta delle decine di migliaia di agenzie immobiliari italiane cambiasse visione e facesse lo stesso, informando i clienti che spesso sono ignari di questa possibilità, si darebbe una enorme spinta a questo tipo di vendita”.

Una modalità di vendita, secondo Frigerio, non ancora diffusa in Italia a per cause più che altro culturali ma che non mancherà di diventare una tendenza importante nei prossimi tempi.