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Il 16 dicembre è stato il termine ultimo per il pagamento del saldo Imu 2020. Ma cosa succede se non si paga l’Imu? E cosa fare se è stato commesso un errore?
Mancato pagamento Imu 2020
Se non si paga l’Imu, cosa si rischia? La strada da percorrere è sempre quella del ravvedimento tramite il modello F24. Le sanzioni e gli interessi devono essere corrisposti insieme all’importo dovuto. Ci sono tre tipi di ravvedimento:
Sprint: Può essere effettuato entro 14 giorni dalla scadenza breve: può essere effettuato entro un mese dalla scadenza lungo: entro un anno dalla scadenza. In tutti i tre i casi è neccessario aggiungere alle sanzioni anche gli interessi legali.
La legge di bilancio 2020 che ha decretato la cancellazione della vecchia Imu e della Tasi e la nascita della Super Imu ha inoltre introdotto la possibilità di usufruire di un ravvedimento operoso sulle sanzioni con la riduzione di:
1/10 del minimo nel caso di regolarizzazione entro trenta giorni dalla violazione;1/9 del minimo se la regolarizzazione avviene entro novanta giorni;1/8 del minimo, se la regolarizzazione avviene entro un anno;1/7 del minimo, se la regolarizzazione avviene entro due anni dall’omissione o dall’errore;1/6 del minimo se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni avviene oltre due anni;1/5 del minimo se la regolarizzazione avviene dopo la constatazione della violazione ma prima dell’emissione della cartella esattoriale.Errore nel codice ente
Nel caso in cui il contribuente abbia commesso un errore nell’indicare il codice ente, tutto dipende da quanto stabilito dal Comune di competenza. Alcuni hanno infatti stabilito che “restano validi e non sanzionabili i versamenti eseguiti (…) a concessionario e/o ad altro comune”.
Per il contribuente si aprono due possibilità: chiedere al comune che non doveva ricevere la somma di riversarla al municipio competente o riversare al comune dove è ubicato l’immobile l’Imu e chiedere il rimborso al comune sbagliato.
Versamento unico immobile in comproprietà
A differenza dell’Ici, la normativa Imu prevede che per un’immobile in comproprietà, ogni proprietario deve versare un importo proporzionale alla parte posseduta. Ma cosa succede se un uno dei contitolari effettua l’intero versamento?
Anche in questo caso, tutto è lasciato al buonsenso del Comune, che, nel peggiore dei casi, potrebbe anche chiedere agli altri contitolari di versare quanto dovuto, obbligando il contribuente che ha sbagliato a chiedere un rimborso.
Importo superiore al dovuto
Nel caos Imu provocato da delibere comunali spesso incomprensibili ed emesse all’ultimo momento, potrebbe verificarsi il caso che un contribuente paghi più di quando dovuto. In questo caso il contribuente dovrà chiedere il rimborso al proprio comune, anche se non esiste c’è una regolamentazione unica sull’argomento.
Ciò che è sicuro è che il rimborso non si può chiedere tramite il modello F24, perché i codici da usare per i versamenti Imu si possono usare solo per gli importi a debito.