
Quanti soldi avere in banca per chiedere un mutuo? È questa una delle domande più diffuse fra chi si appresta ad acquistare un immobile, in particolare la prima casa. La maggior parte degli istituti di credito non erogano infatti il 100% del valore dell’immobile, salvo rare eccezioni. E, di conseguenza, è necessario arrivare all’appuntamento con la banca già con un gruzzoletto da investire per il proprio acquisto.
Stabilire a quanto ammonta la somma di sicurezza da risparmiare, allo scopo di rendere l’approvazione del mutuo più probabile, non è però semplice. Vi sono infatti molti fattori in gioco, dal prezzo dell’immobile alla propria capacità di poter saldare il debito. Di seguito, qualche considerazione utile.
Mutui: le percentuali medie erogate
Fondo di Garanzia Prima Casa
Mutui bancari al 100%
Quanti soldi risparmiare per ottenere il mutuo
Richiesta del mutuo: i costi da considerare
Altre spese da considerare
Mutuo e risparmio sul conto: i dubbi più comuni
Quanto bisogna avere sul conto per un mutuo?
Che mutuo posso chiedere con 1.200 euro?
Quanto posso chiedere di mutuo con uno stipendio da 2.000 euro?
Che busta paga devi avere per accendere un mutuo?
Mutui: le percentuali medie erogate
Prima di comprendere quale sia la somma da avere a disposizione sul conto corrente per l’acquisto di una casa, è utile osservare il mercato attuale dei mutui. Come già accennato, le banche non erogano l’intera somma necessaria per l’acquisto dell’immobile, se non in rari casi.
In genere, per l’acquisto della prima casa i finanziamenti concessi sono fino all’80%: questo significa che, se l’immobile che si vuole acquistare costa 80.000 euro, 20.000 dovranno essere investiti di tasca propria. È inoltre utile sottolineare come la percentuale massima non derivi da precise volontà degli istituti di credito, bensì dalla normativa in vigore: lo specifica infatti il Testo Unico Bancario (T.U.B.), così come definito dalla Banca d’Italia a partire dal 1995.
Fatta questa considerazione, non è quindi possibile ottenere un mutuo al 100%? In realtà, vi sono due alternative, sempre che si rientri in specifiche casistiche.
Fondo di Garanzia Prima Casa
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La prima possibilità di ottenere un mutuo al 100% è quella di accedere al Fondo di Garanzia Prima Casa. Grazie a questa misura, lo Stato si rende garante del 50% del valore dell’immobile e, di conseguenza, si potrà ottenere il finanziamento completo per il suo acquisto. È però necessario il rispetto di alcuni requisiti per poter accedere al fondo:
essere una coppia sposata o convivente da almeno due anni, dove uno dei due coniugi ha un’età inferiore ai 36 anni. Sono infatti disponibili dei mutui agevolati per i giovani;
appartenere a una famiglia monogenitoriale in presenza di figli minorenni;
aver diritto a un alloggio popolare;
aver scelto un immobile all’interno del territorio italiano, non appartenente all’edilizia di lusso;
richiedere un mutuo di importo non superiore ai 250.000 euro.
Mutui bancari al 100%
In alternativa, alcune banche offrono la possibilità di ottenere un mutuo al 100%, in presenza di condizioni che vengono definite di volta in volta dal singolo istituto di credito. Ma come è possibile, considerando come il limite dell’80% sia stato definito dalla Banca d’Italia?
In questo caso, le banche possono derogare i limiti previsti dal T.U.B. tramite una polizza assicurativa che copra la parte mancante del mutuo, ovvero il 20% restante. Questa necessità rende ovviamente più costoso il mutuo stesso, proprio per la presenza di una polizza aggiuntiva e, a oggi, non sono molti gli istituti di credito che lo concedono.
Quanti soldi risparmiare per ottenere il mutuo
Fatte le doverose premesse su come funziona l’erogazione dei mutui, è necessario capire quanto si debba risparmiare per poter ottenere agilmente il finanziamento. Non ci si può infatti basare unicamente sulla percentuale concessa dalla banca, poiché vi sono altri costi da prendere in considerazione.
Richiesta del mutuo: i costi da considerare
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Così come nell’esempio precedente, si ipotizzi di voler acquistare un immobile da 100.000 euro: la banca concederà probabilmente un mutuo all’80%, quindi 80.000 euro. Ora, sarebbe sbagliato pensare di risparmiare solamente 20.000 euro, poiché in fase di accensione del finanziamento vi sono altri costi che influenzano la propria capacità d’investimento:
spese notarili;
spese di istruttoria: sono i costi che la banca richiede per valutare la concessione del mutuo. Possono essere fisse o in percentuale sul valore dell’immobile;
spese di perizia: il costo imposto dalla banca per inviare un perito per la valutazione dell’immobile, di solito dai 100 ai 300 euro;
imposta sostitutiva: dallo 0.25 al 2% del valore dell’immobile, a seconda si tratti della prima o della seconda casa;
spese di gestione e polizze assicurative: sempre richieste dalla banca, possono pesare fino a 500 euro sul costo del mutuo.
Sempre sull’esempio dell’immobile da 100.000 euro, in caso vengano applicate le tariffe più alte, si avrebbero:
spese notarili;
spese di istruttoria;
circa 300 euro di spese di perizia;
circa 250 euro di imposta sostitutiva, se si tratta della prima casa;
circa 500 euro per polizza e spese di gestione.
Di conseguenza, non è sufficiente avere a disposizione un risparmio di 20.000 euro, ma ne potrebbero servirne almeno 23.850 affinché ci si possa permettere il mutuo.
Altre spese da considerare
Ovviamente, quando si acquista la prima casa ci sono anche altre spese da considerare. E, per quanto non siano direttamente legate alla banca e alla richiesta di erogazione del mutuo, si tratta di costi da corrispondere subito al momento dell’acquisto.
Ad esempio, se ci rivolge a un’agenzia immobiliare, bisognerà tenere conto della commissione. Ancora, è probabile che l’immobile prescelto non sia completamente arredato o, ancora, che siano necessari dei piccoli lavori di ristrutturazione prima di potervici trasferire. In linea generale, il consiglio è quello di avere sempre a disposizione circa 10.000 euro aggiuntivi al risparmio già accumulato per la banca, proprio per corrispondere queste spese e affrontare eventuali imprevisti.
Sempre rifacendosi all’esempio precedente, è auspicabile avere a disposizione sul conto una somma di 33/35.000 euro.
Mutuo e risparmio sul conto: i dubbi più comuni
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Pianificare un investimento così importante come l’acquisto della prima casa genera sempre una certa preoccupazione. E non solo sulla somma di denaro da risparmiare prima di chiedere il mutuo, ma anche sull’effettiva possibilità di saldare la rata del mutuo nel tempo. Ma quali sono i dubbi più comuni?
Quanto bisogna avere sul conto per un mutuo?
Come già spiegato, le banche solitamente erogano fino all’80% del valore dell’immobile, solo in rari casi si può arrivare al 100%. Per questa ragione, è necessario avere a disposizione sul conto almeno il 20% rimanente. Tuttavia, è necessario fare delle considerazioni aggiuntive – accendere un mutuo ha dei costi, dalla parcella del notaio all’imposta sostitutiva, a cui si aggiungono l’eventuale commissione dell’agenzia immobiliare e le spese per l’arredamento e la ristrutturazione – ed è quindi necessario risparmiare una somma più alta. L’ideale sarebbe avere a disposizione almeno 10.000 euro – meglio 15.000 – in più rispetto alla somma necessaria per ottenere il finanziamento.
Che mutuo posso chiedere con 1.200 euro?
In linea generale, la rata del mutuo non può superare un terzo del reddito mensile, poiché altrimenti sarebbe rischioso sia per la banca – che potrebbe trovarsi in una situazione in cui il debito rimane insoluto – che troppo gravoso per chi lo sottoscrive. Di conseguenza, per chi dispone di uno stipendio medio di 1.200 euro al mese, la rata massima possibile è di circa 400 euro. A seconda del tasso d’interesse, variabile o fisso, si può quindi sperare di ottenere un mutuo all’80% della somma di 80.000 o 100.000 euro.
Quanto posso chiedere di mutuo con uno stipendio da 2.000 euro?
Il ragionamento è il medesimo del caso da 1.200 euro, ovvero la rata del mutuo non può superare un terzo del reddito mensile. In questo caso, ci si trova quindi di fronte a un finanziamento con rate massime di 600/650 euro al mese. A seconda del tasso d’interesse prescelto, fisso o variabile, si può quindi chiedere all’incirca un mutuo all’80% tra i 140.000 e i 180.000 euro.
Che busta paga devi avere per accendere un mutuo?
Come sempre, per accendere un mutuo è necessario che la rata non sia superiore a circa un terzo del reddito mensile. Naturalmente, il valore della rata può cambiare enormemente a seconda del denaro risparmiato che si decide di investire nel mutuo: più la somma erogata si avvicina all’80%, maggiore sarà la rata mensile. Come spiegato nei precedenti esempi, un lavoratore con una busta paga di 1.200 euro mensili può sperare di ottenere un mutuo all’80% del valore di 80.000 o 100.000 euro, mentre con 2.000 euro mensili si può arrivare tra i 140.000 e i 180.000 euro. Non esistono minimi di reddito per poter chiedere un mutuo, verrà valutata di volta in volta la capacità di saldare il reddito in base alla propria stabilità economica. La somma minima erogabile è di 30.000 euro.